Amaretto Sour in versione analcolica

Ci sono tante buone ragioni per non bere. Fare questa scelta però non significa per forza rinunciare a qualcosa.

C’è chi sceglie di non bere perché deve mettersi alla guida, chi evita categorica-mente l’alcool per ragioni salutistiche o personali e chi invece non vi rinuncia del tutto o lo fa solo per un periodo di tempo limitato come il Dry January. Per poter vendere comunque un aperitivo prima di un pasto o un cocktail al bar è sempre più spesso indispensabile avere an-che un’alternativa analcolica interessante. La scelta è inventarsi un cocktail analcolico o proporre un drink classico sostituendo però la parte alcolica con un’alternativa analcolica.

L’offerta di amaretto, gin, vermut, rum a zero gradazione è molto ricca e il più delle volte non ha nulla da invidiare all’originale: anche l’Amaretto analcolico, per esempio, ha il tipico aroma di marza-pane del suo omologo alcolico. Molti prodotti sono stati inoltre appositamente sviluppati per le bevande miscelate. I vantaggi di un drink analcolico accattivante sono la possibilità di realizzare vendite aggiuntive, il non dover costringere il personale al bar a imparare nuove ricette e il poter mettere il cliente nella condizione di non fare rinunce. Si potrà infatti attingere al ricco repertorio di cocktail già noti riproponendoli semplicemente in versione analcolica. Come nel caso di questo Amaretto che si può tranquilla-mente gustare anche durante il Dry January.

Amaretto sour analcolico

•             5 cl Amaretto analcolico

•             3 cl succo d’arancia

•             2 cl succo di limone

•             Cubetti di ghiaccio, fetta d’arancia per guarnire

Shakerare energicamente tutti gli ingredienti, filtrarli in un bicchiere con del ghiaccio  dentro e guarnire con una fetta d’arancia.

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