Agrumi tuttofare

Durante i mesi più freddi dell'anno, gli agrumi mettono di buon umore e ciò grazie alla loro freschezza, alle vitamine e alla grande varietà.

L'unico svantaggio è dovuto dagli elevati scarti. Ma anche questi possono essere ridotti al minimo.

Spesso si parla semplicemente di arance, limoni, mandarini e pompelmi. Ma dietro si celano circa 1600 diverse varietà, da verde ad arancione, da dolce ad acidulo, dal salato all’amarogno¬lo. Tutti hanno in comune l’alto contenuto di vitamina C, la freschezza e il sapore esotico che conferiscono ai piatti, ma anche gli elevati scarti: il pericarpo, la parte esterna del frutto, negli agrumi rappresenta fino al 45 percento. Una gran parte è costituita dalla scorza, cioè dall’esocarpo. Spesso viene tolto anche il mesocarpo bianco sottostante. Un peccato non solo per il budget, ma anche per il piacere e l’aspetto. Dopo tutto, questi avanzi potrebbero ancora portare tanto entusiasmo a tavola.

Consigli per ridurre gli sprechi di arance, limoni e & Co.:
Candire: sbollentare per tre volte i pezzi di scorza, con o senza mesocarpo, per ridurne l'amarezza, farli bollire in acqua zuccherata fino a renderli morbidi e, infine farli asciugare: un'esaltazione di gusto e a livello visivo.

Aromatizzare con olio: mettere le scorze degli agrumi in una bottiglia e riempire con olio di oliva, per esempio. Lasciare riposare per tre settimane. Passare l'olio e utilizzarlo per insalate o marinate.

Caramellare: essiccare i pezzi di scorza nel forno e utilizzarli per decorare o aromatizzare. Con un calore leggermente superiore, si ottengono scorze caramellate e, quindi, nuovi aromi.

Acqua agli agrumi: far bollire in acqua la scorza degli agrumi, preferibilmente con un po' di mesocarpo. L'acqua aromatizzata può essere utilizzata come base liquida per torte e pane.

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